Marco Travaglio critica la trasformazione di Beppe Grillo e svela di non riconoscerlo più: ecco cosa ha detto.
Ospite de L’Aria che tira su La7, il direttore del Fatto Quotidiano, Marco Travaglio, ha espresso forti critiche nei confronti di Beppe Grillo, accusandolo di essere cambiato drasticamente rispetto a come lo aveva conosciuto. Successivamente ha tirato in ballo anche Giorgia Meloni, parlando di una ipotetica “alleanza” poi saltata.
Travaglio attacca Beppe Grillo: “Non lo riconosco più”
In particolare, Travaglio ha commentato il comportamento di Grillo dopo la costituente del Movimento 5 Stelle (M5s) e la gestione politica che ha portato il Movimento a sostenere il governo Draghi.
“Non sento Beppe Grillo da quando lo criticai per l’operazione Draghi. Cosa farà ora dopo l’esito della costituente del M5s? Lo ha già dimostrato in questi mesi: rimproverava Conte di essere un leguleio, tutto mi sarei aspettato da Grillo tranne che si trasformasse in un azzeccagarbugli che impugna il comma, il cavillo, la pandetta, il sottocomma”.
Travaglio ha proseguito, esprimendo tristezza per il cambiamento dell’ex presidente del partito, che da uomo concreto e in sintonia con l’opinione pubblica si è trasformato in qualcuno che sembra non comprendere più i segnali provenienti dal Movimento 5 Stelle.
“Se non ha capito il gigantesco vaffa che gli hanno mandato gli iscritti del M5s, e chiede di rivotare per prendersene un secondo, tutto questo allora mi fa dubitare della sua lucidità”, ha affermato Travaglio, riferendosi alla delusione dei militanti del Movimento nei confronti delle scelte politiche recenti.
La rifondazione grillina: un’ipotesi improbabile?
A una domanda del conduttore David Parenzo sulla possibilità che l’ex comico tenti una rifondazione grillina, Travaglio non ha escluso del tutto l’ipotesi, ma l’ha definita poco realistica.
“È talmente poco lucido che potrebbe anche tentare una roba del genere”, ha detto. Tuttavia, Grillo, secondo Travaglio, si troverebbe di fronte a una contraddizione, poiché coloro che potrebbero seguirlo sono gli stessi che Grillo ha allontanato dal Movimento per non aver voluto sostenere l’alleanza con il governo Draghi.
“La rifondazione per dire no alle alleanze, quando ha costretto il Movimento ad allearsi contemporaneamente con tutti i partiti di centro, di destra e di sinistra, tranne la Meloni, ma solo perché la Meloni non c’è voluta stare, altrimenti Grillo avrebbe acconsentito anche a un’alleanza con lei nel governo Draghi”, ha concluso Travaglio, evidenziando l’incoerenza tra il Grillo degli inizi e quello attuale.